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Il decreto ristori quater e le varie scadenze fiscali

In questo nuovo approfondimento faremo un focus sul decreto ristori quater e sulle novità in arrivo con il mese di dicembre. Cogliamo l’occasione per rimettere un po’ di ordine in tutti questi recenti decreti approvati dal governo.

I vari decreti ristori

Innanzitutto, abbiamo il decreto ristori con il quale sono state previste tutta una serie di nuove misure quali i rinnovati contributi a fondo perduto e i crediti di imposta per locazioni proprio come forma di sostegno alle attività maggiormente colpite dalle limitazioni. Nel frattempo, stavano salendo i contagi da covid-19 e le ulteriori restrizioni hanno portato il governo ad emanare un nuovo decreto (il ristori bis) che tenesse conto della suddivisione del nostro paese in varie aree di emergenza. Con il decreto ristori ter sono poi state apportate alcune correzioni ai precedenti decreti e infine siamo giunti al ristori quater, che si focalizza in particolare sul mese di dicembre.

 

Il Decreto Ristori quater: il rinvio delle scadenze fiscali

Il rinvio della dichiarazione dei redditi e dell'IRAP

Veniamo quindi alle novità ivi presenti: viene disposto uno slittamento generalizzato della presentazione della dichiarazione dei redditi e IRAP dal 30 novembre al prossimo 10 dicembre. Però attenzione: questo rinvio generalizzato a tutti i contribuenti riguarda solo la presentazione telematica dei modelli dichiarativi.

 

Le mini proroga del ristori quater per gli acconti 2020

Viene inoltre disposto lo slittamento dalla scadenza originaria del 30 novembre al 10 dicembre anche per il versamento degli acconti 2020. Questo rinvio è circoscritto però ai soli “esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede operativa o la sede legale nel territorio nazionale”.

 

La maxi proroga del ristori quater per gli acconti 2020

Ma non finisce qui: il decreto prevede che per quei contribuenti con ricavi nel 2019 non superiori a 50 milioni che abbiano subito una riduzione del fatturato di almeno 33% nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 potranno addirittura effettuare il versamento entro il 30 aprile 2021. Questo ampio rinvio è garantito senza necessità di aver subito una riduzione di fatturato anche a coloro che esercitano una delle attività con i codici Ateco negli allegati 1 e 2 del decreto Ristori-bis in zona rossa e agli esercenti l’attività di gestione di ristoranti già a partire dalla zona arancione.

 

La maxi proroga per le imposte scadenti nel mese di dicembre 2020

Teniamo ben a mente questi allegati 1 e 2 all’interno del quale troviamo le attività maggiormente toccate dalle restrizioni, tra le quali troviamo bar, ristornanti alberghi e buona parte del commercio al dettaglio di beni di non prima necessità. Per essi, infatti, viene disposta anche la proroga dei contributi previdenziali, dei versamenti delle ritenute alla fonte e dell’Iva scadenti nel mese di dicembre a prescindere dalla diminuzione del fatturato. Grazie a questa proroga tali versamenti sono rimandati al prossimo 16 marzo. Rinvio quindi incondizionato per chi ha dovuto sospendere le attività e anche per chi ha aperto l’attività in data successiva al 30 novembre 2019. Per gli altri esercenti di attività di impresa arte o professione la medesima proroga è disposta solo però se abbiano avuto una riduzione di almeno il 33 per cento nel mese di novembre dell’anno 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Tutto quanto sopra detto con l’incognita relativa a quei soggetti stabiliti in regioni che hanno effettuato il passaggio dalla zona rossa a quella arancione: il governo deve precisare se questi rinvii incondizionati spettano anche a coloro che sono stati nelle zone di massima allerta fino a fine novembre e che poi ne sono usciti.

 

Decreto ristori quater: una sintesi finale delle varie scadenze

Quindi rimettiamo a posto quanto detto per evitare confusione. Dichiarazioni dei redditi rinviate per tutti con mini-proroga al 10 dicembre. Solo invece per gli esercenti di attività di impresa, arte o professione è valida questa mini proroga anche per il versamento dell’acconto sui redditi. Maxi proroghe dei versamenti imminenti invece per chi ha subito riduzioni di fatturato, per chi ha avuto una sospensione dell’attività e per coloro residenti nelle zone di massima allerta presenti negli allegati 1 e 2 del decreto ristori bis.

 

Conclusioni

Un calendario fiscale, come vedete, fortemente rimodulato e che invitiamo a trattare con massima attenzione per evitare errori. Concludiamo con le altre novità presenti in questo decreto ristori quater: viene ulteriormente allargato il ben noto contributo a fondo perduto all’interno del quale troviamo ora anche un gran numero di agenti di commercio. Se siete quindi dei rappresentanti o procacciatori, vi invitiamo a consultare l’allegato 1 a questo decreto per individuare il vostro codice attività ateco. Viene poi disposta una nuova indennità di 1.000 euro gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati da questa emergenza economico-sanitaria. Viene poi prevista sempre per il mese di dicembre un’indennità di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo.

 

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