LavoroRegime dei forfettari

Inizio di un’attività nel regime forfettario

Hai sempre voluto iniziare una nuova attività ma non sai da dove partire? Ti trovi in difficoltà nel pensare a tutti gli adempimenti che ti aspettano? Leggi questo articolo e scopri i primi step fondamentali per iniziare ad aprire una nuova attività. Iniziamo!

 

A quale regime fiscale appartengo?

Vuoi aprire una nuova attività o hai deciso di metterti in proprio? Benissimo; allora ti converrà molto probabilmente optare per il regime fiscale dei contribuenti forfettari, un regime agevolativo introdotto con la Legge di stabilità 2015. Tale regime si configura come quello naturale per chi da inizio ad una nuova attività in quanto prevede speciali agevolazioni sia in termini di determinazione del proprio reddito che in termini iva. Se vuoi sapere se hai i requisiti per accedere al regime fiscale dei forfettari, clicca qui.

Di quali agevolazioni stiamo parlando?

Semplificazioni ai fini Iva

Chi applica il regime forfetario non addebita l’Iva in fattura ai propri clienti e non detrae l’iva sugli acquisti. Pertanto non liquida l’imposta, non la versa e non è obbligato a presentare la dichiarazione. Non deve comunicare all’Agenzia delle entrate le operazioni rilevanti ai fini Iva (cd. spesometro) né quelle effettuate nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi cosiddetti black list. Chi applica il regime forfetario, inoltre, non ha l’obbligo di registrare i corrispettivi, le fatture emesse e ricevute. L’unico obbligo è numerare e conservare le fatture di acquisto, le fatture emesse, i corrispettivi e le bollette doganali.

Altre semplificazioni ai fini delle imposte sul reddito

I contribuenti che applicano il regime forfettario sono esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili, fermo restando l’obbligo di tenere e conservare i registri previsti da disposizioni diverse da quelle tributarie. Non applicano gli studi di settore e i parametri, sebbene siano tenuti a fornire, nella dichiarazione dei redditi, alcune informazioni relative all’attività svolta; non subiscono le ritenute, in quanto le imposte per questi soggetti vengono determinate a forfait con un’imposta sostitutiva pari al 15% (che si riduce fino al 5% per i primi 5 anni di attività).

Dopo aver visto i vantaggi legati a questo particolare regime d’imposta, sei ancora più convinto di procedere con l’apertura della tua nuova attività. Perfetto! Ci sono però alcuni step iniziali da rispettare. Non ti preoccupare, si trattano di passaggi non impegnativi che una volta eseguiti ti permetteranno di svolgere con regolarità la tua attività.

 

Apertura di una partita IVA

Per prima cosa dovrai procurarti una partita IVA. Per ottenere ciò dovrai presentare all’agenzia delle entrate il modello AA9/12. Si tratta della dichiarazione di inizio attività che dovrà essere consegnata entro 30 giorni dall’avvio della propria attività. Per presentare il modulo, sarà sufficiente recarsi fisicamente presso l’ufficio apposito dell’Agenzia delle Entrate, portando con se un documento di identità. Ricordiamo che la richiesta di una partita IVA è gratuita per il contribuente. Ulteriori metodi di presentazione della domanda sono:

  • con una raccomandata A/R alla quale, oltre al modulo compilato in ogni sua parte, è necessario allegare la fotocopia di un documento di identità in corso di validità. 
  • Tramite internet. Dal sito web dell’Agenzia delle Entrate è possibile scaricare il modulo, compilarlo e inviarlo tramite una casella di posta certificata (PEC) e dopo averlo firmato digitalmente. 

Nota bene: per la richiesta di apertura di una partita iva è necessario conoscere anche il proprio codice ateco. Questo codice viene fornito all’apertura di una nuova attività e ne rende possibile la classificazione a livello contributivo. Grazie al codice Ateco è possibile stabilire la categoria di pertinenza della nostra attività ai fini fiscali e statistici. Per conoscere il codice della tua attività clicca qui.

 

Bene, ora che hai ottenuto la partita iva vediamo insieme quali sono i passi ulteriori che devi compiere. Nei paragrafi che seguono faremo la distinzione tra imprenditori e lavoratori autonomi/professionisti in quanto gli adempimenti a cui sono soggetti sono tra loro differenti. 

 

Imprenditori

INPS e INAIL

Ora che hai una partita Iva il passo successivo che devi fare è quello di comunicare la tua posizione all’inps ed eventualmente anche all’inail. Perché eventualmente all’inail? Perché non tutti sono obbligati ad aprire una posizione INAIL. La sua iscrizione è difatto obbligatoria solo:

  • per chi ha dipendenti o collaboratori;
  • per gli artigiani;

 

 

Camera di commercio

L’iscrizione nel Registro Imprese (ovvero alla camera di commercio) è prevista per tutte le imprese, sia piccole che grandi, commerciali, sia individuali che collettive.

 

Quante iscrizioni!

Non ti preoccupare, grazie a ComUnica sarà necessaria un’unica iscrizione al Registro delle Imprese per adempiere a tutti gli obblighi INPS, INAIL e camere di commercio. Il Registro Imprese è l’anagrafe delle imprese: contiene infatti i dati (costituzione, modifica, cessazione) di tutte le imprese con qualsiasi forma giuridica e settore di attività economica, con sede o unità locali sul territorio provinciale. 

 

Lavoratori autonomi e professionisti

Ora passiamo ad analizzare gli adempimenti che spettano a chi svolge un’attività professionale. Il primo requisito, come sempre, è quello di procurarsi in maniera ricordiamo gratuita una partita iva. Il secondo requisito è l’iscrizione presso la propria cassa professionale. L’iscrizione alla Cassa è obbligatoria una volta che si è ottenuta l’abilitazione alla professione mediante superamento di uno specifico esame di stato. L’iscrizione alla Cassa avviene mediante presentazione del modulo di domanda.

 

Ma io non ho un albo di appartenenza. Come posso fare?

Non ti allarmare: non avendo un albo di riferimento, ti potrai iscrivere ad un fondo previdenziale speciale conosciuto come Gestione Separata Inps. L’iscrizione Gestione Separata Inps da parte di Lavoratori Autonomi è dovuta per quelle attività svolte da soggetti che, non avendo i requisiti per entrare in una specifica Cassa o Fondo di previdenza sociale, devono iscriversi presso un fondo previdenziale speciale allo scopo di assicurare la tutela previdenziale. L’iscrizione alla Gestione Separata INPS, va effettuata presso gli uffici INPS presentando il Modello di iscrizione alla Gestione Separata cod. SC04.


 

Tante informazioni e non sai come memorizzarle? Non ti preoccupare! Tutto è stato riassunto nella seguente infografica. Dopo l’immagine troverai il link per poter scaricare in formato PDF l’infografica così da portare sempre con te queste informazioni.

 

Scarica l’infografica in pdf:

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